Lorenzo Rosasco: gli sviluppi dell'intelligenza artificiale

Dal Festival della Scienza di Genova 2019

Il sogno di costruire macchine capaci di emulare il pensiero umano ha origini antiche. Tuttavia, solo di recente siamo riusciti a creare sistemi in grado di riproporre alcuni aspetti della nostra intelligenza. Assistenti vocali artificiali consentono di parlare e dare istruzioni a computer e telefoni cellulari. Con una frase possiamo avviare la lavatrice o spegnere i climatizzatori, anche a distanza di chilometri dalla nostra abitazione. Sistemi per la visione artificiale sono capaci di riconoscere i pedoni e fanno ormai parte degli optional nelle auto di ultima generazione. Le applicazioni dell’intelligenza artificiale sono potenzialmente infinite e potrebbero cambiare in modo radicale la ricerca scientifica, l'industria tecnologica e il mondo del lavoro, con inevitabili conseguenze sulla società attuale. Quali sono le opportunità e i possibili pericoli di un uso pervasivo?

Ne abbiamo parlato con Lorenzo Rosasco in questa intervista realizzata da Rai Cultura durante il Festival della Scienza di Genova 2019, contestualmente alla conferenza: Intelligenza artificiale 2.0. Le nuove macchine che imparano dall’uomo.

Lorenzo Rosasco è professore associato all'Università di Genova, dove si occupa di intelligenza artificiale e machine learning. Dopo la laurea in Fisica e il dottorato in Informatica durante il quale ha lavorato con Stephen Smale, medaglia Fields 1966, ha svolto attività di ricerca al MIT di Boston con il fisico e neuroscienziato Tomaso Poggio. È il primo e unico italiano ad aver ricevuto, nel 2019, il prestigioso ERC Consolidator Grant su temi legati al machine learning.