Zafferana 1992: quando il vulcano fa paura

Marco Neri

Per eruzione vulcanica s'intende la fuoriuscita sulla superficie terrestre, in maniera più o meno esplosiva, di magma che, una volta eruttato prende il nome di lava, ed altri materiali gassosi provenienti dal mantello o dalla crosta. In genere un'eruzione vulcanica avviene o dal cratere principale di un vulcano o dai crateri secondari presenti nell'edificio vulcanico. Un'eruzione può essere definita in base al suo grado di violenza che ricade all'interno di una scala chiamata "Indice di esplosività vulcanica" (IEV).

Le eruzioni laterali dell’Etna sono le più pericolose. Si tratta di eruzioni che non avvengono dalla sommità del vulcano, bensì a quote molto più basse. Come quella verificatasi a Zafferana nel 1992.

L'eruzione dell'Etna del 1991-1993 cominciò il 14 dicembre 1991 e terminò il 30 marzo del 1993. Fu l'eruzione etnea di più lunga durata tra quelle recenti. La lava fuoriuscì da un sistema di fratture localizzate lungo la base del cratere di sud-est, in direzione nord-sud, che si estese nel giro di alcuni giorni da quota 3.100 a quota 2.200 s.l.m.
Marco Neri, ricercatore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania, ricorda com'è andata e cosa è successo.