Risolto il mistero delle polveri cosmiche nei meteoriti

Paolo Prati

I meteoriti contengono granelli di polvere cosmica, è quanto emerge da uno studio pubblicato su Nature Astronomy riportando i risultati ottenuti dall'esperimento LUNA - Laboratory for underground Nuclear Astrophysics – installato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Le osservazioni astronomiche fatte tramite telescopi a infrarossi indicano che la polvere cosmica viene prodotta nelle stelle e la loro esplosione a fine vita fa sì che i granelli si disperdano nel cosmo. Le analisi chimiche sulla polvere mostrano però risultati contraddittori, con livelli più bassi dell'atteso per quanto riguarda un raro isotopo dell'ossigeno (ossigeno-17).

LUNA ha osservato che la probabilità che si inneschi una reazione di fusione nucleare tra nuclei di idrogeno e ossigeno-17 è doppia rispetto a ciò che si pensava, ciò implica che l'ossigeno-17 viene rapidamente distrutto già all'interno delle stelle di origine, e quindi nella polvere cosmica si ritrova solo in bassissime concentrazioni. Ecco perché all'interno dei meteoriti giunti fino noi non si reperisce nelle quantità inizialmente attese: si può così finalmente essere certi che questi fossili celesti sono i testimoni autentici delle fasi convulse di formazione del Sistema solare e della Terra.
Ce ne parla Paolo Prati, prof. e astrofisico nucleare INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).