Una rete globale per le fonti rinnovabili

Corrado Clini

A salvarci dai cambiamenti climatici sarà l'Internet dell'energia. Una rete interconnessa di linee “supecritiche”, in grado di trasmettere in tempo reale da un punto all’altro del pianeta l’elettricità prodotta da qualsiasi impianto indipendentemente dalla sua localizzazione, da quelli solari nel Sahara ai parchi eolici nelle zone ventose degli Oceani. Un rete intelligente o smart grid per la distribuzione dell'energia prodotta da fonti rinnovabili su scala planetaria. L'ambizioso progetto è promosso dal governo cinese e dalla State Grid Corporation of China (SGCC), la più grande compagnia elettrica del mondo, che punta a decarbonizzare l’economia del pianeta entro il 2050. Il progetto si basa su tre pilastri: l’utilizzo di linee “supercritiche” a corrente continua per la trasmissione a lunga distanza e senza perdite di elettricità, lo stoccaggio dell’energia prodotta dalle fonti rinnovabili e - appunto - la distribuzione locale dell’elettricità con le reti intelligenti. Per la realizzazione di questo importante obiettivo è stata costituita la Global Energy Interconnection Development and Cooperation Organization (GEIDCO), alla quale hanno aderito fino ad oggi 265 istituzioni scientifiche e imprese in tutto il mondo. Corrado Clini, già ministro dell’Ambiente nel governo Monti, spiega le possibili conseguenze di carattere geopolitico, economico, industriale ed energetico.

L'intervista è stata realizzata da Rai Scuola durante il Festival della Scienza di Genova 2018 contestualmente alla conferenza: L'Internet dell'energia. Una rete globale per le fonti rinnovabili.