Marco Belpoliti: Italo Calvino. Vedere, ricordare, cancellare

Convegno Calvino guarda il mondo

Qual è il rapporto tra memoria e scrittura? Marco Belpoliti ci accompagna nell’officina calviniana per scoprirlo: quando la memoria del passato diventa scrittura si fissa sulla pagina cancellando il resto e “lo scrittore si trova a essere il più povero degli uomini”, scrive Calvino nella prefazione a Il sentiero dei nidi di ragno del 1964. Non è sufficiente esser stati testimoni di un avvenimento, al ricordo e alla scrittura si accompagna l’oblio: la memoria deve allora accompagnarsi all’immaginazione.

Marco Belpoliti sottolinea l’attenzione di Calvino ai risvolti del visibile: dallo sguardo sul paesaggio e sulle città, all’interesse per le manifestazioni artistiche fino alla passione per il disegno. E ci parla di Calvino A-Z, una sorta di enciclopedia appena pubblicata: per favorire la conoscenza di un autore che è stato uno scrittore di mappe il volume è concepito proprio come una grande mappa costruita con voci disposte in “grumi di lemmi”.

L’intervista è stata raccolta a Villa Medici - Accademia di Francia a Roma in occasione del convegno internazionale Calvino guarda il mondo. Pluralità, coesione, metamorfosi.

Marco Belpoliti insegna Critica letteraria e Letteratura e arti visive all’Università di Bergamo ed è direttore della rivista on line “Doppiozero”. Nel 2015 ha pubblicato Primo Levi di fronte e di profilo e negli anni 2017-2018 ha curato l’edizione in tre volumi delle Opere complete di Primo Levi per Einaudi. Insieme a Nunzia Palmieri ha curato il Meridiano di Gianni Celati Romanzi, cronache e racconti (2016). Nel 2021 ha pubblicato Pianura. A Italo Calvino ha dedicato il saggio L’occhio di Calvino (1996, 2006). Nel 2023 ha curato Italo Calvino, Guardare. Disegno, cinema, fotografia, arte, paesaggio, visioni e collezioni e Calvino A-Z, una sorta di enciclopedia sullo scrittore ligure.