Bruno Falcetto: Italo Calvino, il mondo è fatto a pezzi

Convegno Calvino guarda il mondo

Nel 1950 Italo Calvino scrive una lettera a Elsa Morante che si trasforma in un autoritratto per confronto e utilizza l’espressione ‘il mondo è fatto a pezzi’, anche riferendosi a una realtà che ha appena superato il disastro della guerra. È una lettera con un’interessante dichiarazione di poetica, Calvino elogia la capacità di sintesi e di costruzione di mondi attraverso il romanzo di Elsa Morante, coinvolge nel discorso anche Natalia Ginzburg e si definisce, anche se interessato al romanzo, come narratore di forme brevi seppur da presentare in maniera complessa e organica.

Bruno Falcetto ci parla, inoltre, di Un dio sul pero una raccolta di racconti, composti tra il 1941 e il 1949, dieci dei quali inediti, che ci fanno riscoprire il narratore delle forme brevi degli esordi tra slanci propositivi e fragilità, forza di invenzione e umorismo vivace.

L’intervista è stata raccolta a Villa Medici - Accademia di Francia a Roma in occasione del convegno internazionale Calvino guarda il mondo. Pluralità, coesione, metamorfosi.

Bruno Falcetto insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Milano. Ha curato per i Meridiani Mondadori i tre volumi di Italo Calvino, Romanzi e racconti con Claudio Milanini e Mario Barenghi, i Romanzi e saggi di Ignazio Silone, le opere di Mario Soldati (Romanzi, Romanzi brevi e racconti, America e altri amori. Diari e scritti di viaggio). Nel 2023 ha curato Un dio sul pero, raccolta di racconti e apologhi di Italo Calvino degli anni Quaranta. È membro del comitato direttivo del Laboratorio Calvino ed è tra i curatori del convegno internazionale di studi Calvino guarda il mondo. Pluralità, coesione, metamorfosi.