Museo del Saxofono

Storie dell'icona multiforme del '900

Inaugurato nel 2019, il Museo del Saxofono di Fiumicino (in provincia di Roma) celebra la storia e l’evoluzione dell’icona multiforme del ‘900 - il saxofono - in tutte le sue metamorfosi, attraverso esposizioni tradizionali e interattive, percorsi didattici e performances musicali.

La Collezione racconta le storie, le passioni e le carriere degli uomini e delle donne che hanno imbracciato, migliorato e perfezionato lo strumento inventato nel 1846 dal belga Adolphe Sax. Il direttore del Museo Attilio Berni racconta l'ispirazione che lo ha guidato:

Durante il mio viaggio di nozze, a New York nel 1993, alla fine di una serata al Village Vanguard,  incontro un musicista in possesso di uno strumento inusitato. Sul taxi, di ritorno in albergo, mentre commento la serata, attiro l’attenzione del tassista, il quale mi fa sapere di avere nel bagagliaio un sassofono sperimentale, un Selmer costruito durante la Seconda Guerra Mondiale... Folgorati, io e mia moglie stravolgiamo il nostro viaggio di nozze per andare alla ricerca di questi strumenti e torniamo dagli Stati Uniti con un container pieno di 250 sassofoni!

Oggi la collezione consta di circa 600 strumenti musicali: dai primi modelli dello stesso Sax del 1867 al Lyricon del 1977, il primo tentativo di abbinare l’elettronica al saxofono. Dal piccolissimo soprillo Eppelsheim di 32cm al gigantesco contrabasso Orsi di 2mt; dal Grafton Plastic di Ettore Sommaruga al mitico Conn O-Sax. Dal Jazzophone, tromba-sax con doppia campana, ai saxofoni a coulisse; dai saxorusofoni al mastodontico sub-contrabasso J’Elle Stainer. La collezione include strumenti appartenuti ad importanti personaggi e interpreti quali Rudy Wiedoeft, Sonny Rollins, Ralph James, Adrian Rollini, Marcel Mule, Tex Beneke, Benny Goodman, Gil Ventura, Tom Scott.

Dice ancora Attilio Berni: 

Il Museo non è una semplice esposizione di strumenti, ma una collezione di storie, le storie che ci sono dietro ogni sassofono, dentro ogni sassofono. Guardando le varie teche conosciamo anche chi ha soffiato dentro questi strumenti e cosa vi ha trasposto: ogni caratterista racconta un periodo storico, un tratto della società dell’epoca, una moda, un’esigenza nuova… un piccolo mondo.

A completamento della collezione, una sezione dedicata al sax giocattolo (dagli inizi del secolo agli anni ’50), una fotografica (800 foto d’epoca originali dalla fine del XIX secolo agli anni ’60), una riservata agli accessori (imboccature, gadgets e curiosità utilizzate dai saxofonisti), una riservata ai vinili e una ai cataloghi musicali. Tutte testimonianze della enorme influenza che lo “strumento-saxofono–oggetto” ha sempre esercitato sulla cultura occidentale.