La crociata dei bambini, di Bertolt Brecht

Illustrazioni di Carme Solé Vendrell

Crociata dei bambini 1939, poesia di Bertolt Brecht pubblicata per la prima volta nel 1942, racconta la storia di un gruppo di bambini, orfani di guerra, che durante l’invasione della Polonia si uniscono in gruppo per cercare di sopravvivere agli orrori della guerra, e si ritrovano a vagare tra i morsi della fame e del gelo alla ricerca di una salvezza che non arriverà.

Mentre cadeva la neve a fiocchi,
nelle città girava la voce
di una crociata di bimbi polacchi,
fuggiti insieme dall’incubo atroce.

Trottava in giro la truppa affamata
e un po’ per volta si univano tutti – 
tutti i bambini raccolti per strada,
scappati da tanti villaggi distrutti.

Traduzione di Daniela Almansi 


Questo commovente poemetto di uno dei grandi maestri della letteratura del Novecento, è stato pubblicato in una versione arricchita dalle illustrazioni di Carme Solé Vendrell, da Orecchio Acerbo, editore sempre sensibile ai testi brevi caratterizzati da vastità di significati e potenza suggestiva, proprio come questa mirabile opera di Brecht, che racconta le infinite peripezie di questi piccoli innocenti abbandonati a un destino crudele e cieco come la guerra e la sua lunga scia di sofferenza e dolore, un’ingiustizia immane le cui prime vittime sono proprio i bambini.

C’era speranza e c’era la fede.
Ma il pane? La carne? Facevano senza.
Non disprezzateli, se derubavano
chi non voleva dar loro accoglienza.

Non disprezzatelo, il pover’uomo
che non accolse quella cinquantina.
In certi casi il buon cuore non basta:
ci vuole tanta, ma tanta farina.

Traduzione di Daniela Almansi 



Particolarmente suggestive le illustrazioni della pluripremiata disegnatrice spagnola Carme Solé Vendrell, che riesce con notevole maestria a rendere con pochi tratti sia l’immediatezza, l’innocenza e la spontaneità dell’infanzia sia la terribile durezza di una storia senza uscita e senza speranza, in un atroce contrasto davanti al quale è davvero difficile restare indifferenti. Disegni che nella loro armonia d’insieme così come nei tremendi dettagli vanno dritti al cuore e fanno male, malissimo, come è giusto che sia: dallo sguardo torvo e senza fondo di una bambina che sembra avere mille anni alla dolcezza di un sorriso sbocciato come il fiore di una falsa primavera, illuso da un effimero raggio di sole e destinato a soccombere presto nel gelo... Osservando queste illustrazioni sembra davvero di vedere l’autrice, di percepire la sua di sofferenza nel vergare il foglio cercando nell’immediatezza del carboncino e di un tratto innanzitutto emotivo, di restituire i volti di questi cinquantacinque cuccioli alla deriva, simbolo dell’orrore di ogni guerra, oggi come ieri, sempre e ovunque nel mondo.

Se chiudo gli occhi, spesso mi capita
di immaginare l’immenso flutto
di ragazzini perduti che va
di casale distrutto in casale distrutto.

Sopra di loro, in mezzo alle nubi,
ne vedo altri, sono nuovi, son cento!
Non hanno patria, non hanno meta:
vagano in giro, sferzati dal vento.

Traduzione di Daniela Almansi 



Per gentile concessione dell’editore Orecchio Acerbo pubblichiamo in questa fotogallery alcune delle illustrazioni contenute nel volume.


Carme Solé Vendrell, nata a Barcellona nel 1944, dalla sua prima pubblicazione nel 1968 ha illustrato più di ottocento libri, soprattutto per bambini. Pluripremiata in diversi paesi è stata insignita nel 2021 della Medaglia d’Oro al Merito in Belle Arti, è stata nominata due volte per il Premio Hans Christian Andersen e ha ottenuto diversi riconoscimenti onorari tra cui nel 2006 la Creu de Sant Jordi dal governo della Catalogna. Molto versatile tecnicamente, spazia abilmente dall’acquerello, alla gouache, pastelli, matite colorate o inchiostro cinese. 

Bertolt Brecht è stato poeta, regista teatrale e uno dei drammaturghi e poeti lirici in lingua tedesca più influenti del XX secolo. Promosse il “teatro epico” che segnò la rottura con il realismo tradizionale. Nella sua opera la letteratura e la politica sono indissolubili. Proibite le sue opere e perseguitato dal nazismo, fuggì in esilio nel 1937. Visse inizialmente in Danimarca, Svezia e Finlandia e a partire del 1941, negli Stati Uniti, dove i suoi copioni furono rifiutati dai grandi produttori di Hollywood. Osteggiato dal Comitato per le Attività Antiamericane fuggì in Svizzera con l’intenzione di rientrare in Germania. Stabilitosi poi definitivamente a Berlino Est, fondò insieme alla sua seconda moglie, l’attrice Helene Weigel, la compagnia di teatro Berliner Ensemble. Le sue poesie condensano le sue denunce e accuse ed esprimono la sua vocazione rivoluzionaria. È infatti soprattutto nelle Poesie politiche, che Brecht trasforma ogni verso in strumento di lotta e di persuasione, al servizio di una società libera e democratica.