Giulia Corsalini, La condizione della memoria

L'ultima villeggiatura

Anna, l’io narrante di La condizione della memoria, il romanzo di Giulia Corsalini pubblicato da Guanda, durante un viaggio verso sud si ferma in Ciociaria, nel paese in cui sua madre e sua zia hanno passato parte della loro travagliata adolescenza. Separata da poco dal marito, licenziata dalla casa editrice per cui lavorava, con l’unico figlio a Boston per motivi di studio, Anna decide d’impulso di prendere in affitto la casa in cui abitavano le tre zie che avevano ospitato le due ragazze orfane di madre e d’estate ci si trasferisce insieme all’anziana madre Maria, la cui salute sta declinando. Di fronte a loro c’è il palazzo di una famiglia amica, quella dei Russo, ora affittato a una cooperativa che ospita ragazzi migranti; Luca Russo, l’ultimo discendente, che ha avuto una vita disordinata e ora lavora come portiere di notte, va spesso da Anna a farle compagnia. La semplice vita quotidiana delle due donne si svolge su due piani, quello del presente e quello del passato con cui ci sono molti conti aperti. Maria, che da giovane ha sofferto molto per essere cresciuta senza madre (e con un padre assente) ha la consolazione di avere accanto a sé nell'ultimo periodo la figlia, a cui ha voluto  bene senza essere riuscita sempre a dimostrarglielo. Con una prosa magnifica in cui echeggiano  la lezione di Proust e di Sebald, oltre che suggestioni leopardiane, Corsalini illumina un episodio di pietà filiale, che costituisce anche un momento di ripartenza.
 

Più tardi, dopo aver cenato con i resti del pranzo - prosciutto, pane e pesche che avevamo comprato appena arrivate in un alimentari di fianco alla stazione - godendo del dolce crepuscolo che fuori dalla porticina a vetri stemperava i colori dell'orto e la sua rudezza, e dopo aver preparato il letto (un grande letto matrimoniale di legno lucido integliato) nella camera che era stata di zia Anita, quando finalmente c'eravamo coricate, tra lenzuola estranee, odorose di canfora, sul giaciglio irregolare e granuloso di un materasso di lana, per entrambe si era fatto chiaro che l'intimità che ci legava era il relitto di una vita in stato avanzato, e ci stringevamo in quella convivenza estemporanea con lo stordimento di due sopravvissute.


Giulia Corsalini vive a Recanati. È docente e critica letteraria. Nel 2018 ha pubblicato con nottetempo il suo fortunato romanzo d’esordio La lettrice di Čechov, che le è valso numerosi premi, tra cui il Premio Letterario internazionale Mondello e il SuperMondello; nel 2020 sempre con nottetempo Kolja, Una storia familiare. La condizione della memoria è il primo romanzo per Guanda.