Nana Kwame Adjei-Brenyah, Catene di gloria

Le nuove gladiatrici

In un futuro distopico negli Stati Uniti è possibile assistere in tv a combattimenti tra ergastolani: il programma si chiama "Catene di gloria" e chi sopravvive per tre anni agli scontri mortali vince la libertà. Il romanzo Catene di gloria dello scrittore americano di origine ghanese Nana Kwame Adjei-Brenyah, pubblicato da Sur nella traduzione di Dario Diorfebi e Martina Testa, mette alla berlina un sistema carcerario come quello statunitense ammalato di razzismo e violenza, che non fa che incattivire i prigionieri e insieme l’industria dello spettacolo pronta a infrangere ogni barriera pur di incollare il pubblico allo schermo. Le due protagoniste del libro, Loretta Thurwar e Hurricane Staxxx, sono le beniamine del pubblico e fanno parte della stessa Catena per cui non devono affrontarsi direttamente: l’amore reciproco le fa andare avanti, ma i dirigenti dello show pur di fare audience sono pronti a cambiare le regole. Un libro su quello a cui potremmo arrivare e su quello a cui siamo già arrivati attraverso prigioni lager in cui vige la legge del più forte e i più deboli sono perseguitati e discriminati.        

Staxxx si buttò a terra. Si lasciò cadere all'indietro, con le braccia in alto, ancora connessa al Mag-ganello® della guardia. Si sentiva il sangue sulla pelle che si seccava e cominciava a cadere via a scaglie. Provava a godersi appieno questi momenti, i pochi momenti nella sua vita in cui non era sotto gli occhi di centinaia di migliaia di persone, ma soltanto di una manciata di uomini da nulla. Senza telecamere che le svolazzavano addosso, chiedendole di esser l'Uragano. In quei momenti era libera di rimpiangere, poteva sperare apertamente, poteva essere sé stessa. Provò pensare soltanto a sé.


Nana Kwame Adjei-Brenyah è nato a Spring Valley, nel nord dello stato di New York, da immigrati di origine ghanese. È stato allievo di George Saunders all’Università di Syracuse, dove oggi insegna a sua volta scrittura creativa. Nel 2018 è stato selezionato da Colson Whitehead come uno dei "5 Under 35", il riconoscimento con cui la National Book Foundation segnala i 5 migliori esordienti statunitensi sotto i 35 anni.