Carlo D'Amicis, Il grande cacciatore (e altre violenze)

Umano e disumano

Raccontato in prima persona Il grande cacciatore (e altre violenze) di Carlo D’Amicis, pubblicato da Terrarossa editore, mette in scena uno strano triangolo: c’è la narratrice, infermiera, e c’è il suo fidanzato, Adelmo che la tradisce con Marilyn, la vicina di casa (che ha in comune con lui la passione per gli extraterrestri). Tra le due donne si sviluppa un’intimità conflittuale: la narratrice vede Marilyn seminuda e, preoccupata per un suo neo, la spinge a toglierselo e poi si occupa delle medicazioni; Marilyn ama essere accudita e quando scopre di essere incinta passa molto tempo dalla vicina. Nel frattempo Adelmo va in trasferta in Romania a cacciare, ma non riesce a prendere niente e, tornato più nervoso di prima, si trasferisce definitivamente da Marilyn. La protagonista viene adottata da un cane randagio che la segue ovunque e finisce per affezionarsi a lui, ma la coppia, che si era trasferita altrove dopo aver avuto il figlio, torna a tormentarla… Un romanzo originalissimo e spiazzante sui rapporti di potere nella coppia e sulle ambiguità del desiderio femminile.

Non mi ero ancora resa contro di avere una nuova vicina, finché un pomeriggio dalla finestra del bagno, non la vidi a letto con il mio fidanzato. 

Carlo D’Amicis (Taranto, 1964) è autore del programma di Rai 3 Quante Storie e della trasmissione di Rai Radio 3 Fahrenheit. Tra i suoi romanzi: Escluso il cane (2006), La guerra dei cafoni (2008), La battuta perfetta (2010), Quando eravamo prede (2014), pubblicati da minimum fax; Il gioco (2018, finalista al Premio Strega) e La regola del bonsai (2022), pubblicati da Mondadori. Il grande cacciatore (e altre violenze), in prima edizione, era uscito per :duepunti nel 2011 e viene ora riproposto dopo un’ampia revisione e una parziale riscrittura.