Massimo Bacigalupo: Marigold e Rose di Louise Glück

Due gemelline e la loro scoperta del mondo

S’intitola Marigold e Rose, Una storia, l’ultimo libro di Louise Glück, poetessa americana premio Nobel per la letteratura morta il 13 ottobre 2023. In dieci brevi capitoli Glück racconta il primo anno di vita di due gemelle, Marigold e Rose, entrando nelle loro teste, descrivendo il mondo circostante e soprattutto la relazione tra loro. Gli accadimenti esterni sono pochi: muore la nonna, la madre torna al lavoro, viene celebrato il loro primo compleanno; quello che conta è la percezione delle bambine. Una, Marigold, è tutta interiorità, l’altra, Rose, più estroversa e amante della compagnia. A Marigold Glück affida una precoce vocazione letteraria e immagina che tutto ciò che vede, sente e sogna entri in un libro immaginario. Di questo libro prezioso, pervaso di malinconia e insieme sottolimente ironico (del mondo su cui si affacciano le bambini notano tutte le stranezze e soprattutto si stupiscono che ci si rivolga a loro con parole speciali e con semplificazioni un po' ridicole) abbiamo parlato con Massimo Bacigalupo, che l’ha tradotto per il Saggiatore, come molte delle raccolte poetiche di Glück.

Marigold stava scrivendo un libro. Il fatto che non sapesse leggere era un impedimento. Tuttavia il libro prendeva forma nella sua testa. Le parole sarebbero venute dopo. Il libro conteneva delle persone ma anche degli animali. Tutti i libri, pensava Marigold, dovrebbero contenere degli animali; le persone non bastano.

Louise Glück (New York, 1943 - Cambridge, 2023), autrice di tredici libri di poesie e due racccolte di saggi, ha vinto il premio Nobel per la Letteratura nel 2020 «per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende uni versale l’esistenza dell’individuo». Tra gli altri premi: la National Humanities Medal, il premio Pulitzer, il National Book Award, il premio Bollingen, il premio Lerici-Pea alla carriera, il Wallace Stevens Award conferito dall’Academy of American Poets e la Gold Medal for Poetry dell’American Academy of Arts and Letters. Ha insegnato a Yale e Stanford.

Massimo Bacigalupo, docente di letteratura inglese e americana prima a Catania, poi a Udine e infine a Genova, si è dedicato a una serie di studi e traduzioni di autori americani e britannici, quali Ezra Pound, Emily Dickinson, William Butler Yeats, Herman Melville, Wallace Stevens e anche il Premio Nobel 2020 Louise Glück, divenendo una figura di rilievo nel panorama accademico-letterario italiano. Nel 1992 ha ottenuto il Premio Monselice per la traduzione letteraria per Il preludio di William Wordsworth e nel 2001 il Premio Nazionale di Traduzione. È stato presidente dal 2001 al 2004 dell'AISNA (Associazione Italiana di Studi Nord Americani). È professore emerito di letteratura angloamericana dell'Università di Genova e membro effettivo dell'Accademia Ligure di Scienze e Lettere.