Greta Olivo, Spilli

Perdersi e ritrovarsi

Livia, la protagonista di Spilli di Greta Olivo (Einaudi), è una ragazzina che si affaccia all’adolescenza piena di voglia di vivere. All’inizio il suo problema sono gli occhiali, che detesta e le rendono difficile la corsa, sport in cui eccelle, poi scopre di avere una malattia degenerativa agli occhi che le impedirà di avere la vita che sognava. Olivo racconta la negazione che Livia mette in atto quando le dicono che vedrà sempre meno: è talmente decisa a continuare come ha sempre fatto che fa finta di niente a costo di affrontare seri rischi. Indirizzata verso un centro specializzato per ipovedenti, conosce Emilio, anche lui affetto da retinite pigmentosa e grazie a lui scopre la possibilità di fare i conti con la propria malattia e provare a fronteggiarla con tutti i mezzi a sua disposizione. Un libro sulle nostre paure, che a volte sono peggiori delle nostre debolezze, sul disperato desiderio di omologazione che abbiamo nell'adolescenza e sul bisogno di superarlo per crescere.

Le mie forze erano concentrate sul cercare di trattenere tutto quello che stavo perdendo. Mi sentivo terribilmente lontana dalle persone della mia età, che accumulavano esperienze, facevano cose per la prima volta, avevano tempo per costruire. La mia vita, invece, mi pareva avesse avuto un'impietosa accelerazione verso la perdita.

Greta Olivo vive e lavora a Roma, dove è nata nel 1993. Spilli (Einaudi) è il suo romanzo d’esordio.