Fabienne Agliardi, Appetricchio

Il paese delle meraviglie

Mapi e Lupo sono due gemelli che vivono a Brescia ma trascorrono le vacanze a Petricchio, il minuscolo paese materno. In Appetricchio (Fazi), Fabienne Agliardi racconta il rapporto dei due bambini con il luogo popolato da personaggi stravaganti, a partire dalla loro dispotica nonna. Arrivare a Petricchio significa “appetricchiarsi”, calarsi nel modo di vivere, di comunicare (molti degli abitanti del posto sono sordomuti e gli altri parlano poco e in dialetto stretto) dei venticinque abitanti del paese, che è collegato al resto del mondo da un ponte malfermo. Da un’estate all’altra i ragazzi cambiano e cambia il loro rapporto con Petricchio; resta sempre viva la curiosità per il personaggio di Adelina, venuta dall’Argentina e mai pienamente inserita nell'ambiente che la circonda. Mapi, insieme al padre Guidodario, organizza la festa di San Rocco, alla quale partecipano tutti; proprio in occasione di un San Rocco avviene una tragedia che segna la vita della famiglia. A partire da espressioni lucane reinterpretate, Agliardi inventa una lingua che molto felicemente rende l’unicità del luogo narrato e la nostalgia dell'infanzia e dei suoi riti.

Ma Petricchio esiste? Quién sabe?, direbbe Adelina.
Petricchio esiste nella misura in cui vogliamo farlo esistere. Come il posto delle nostre estati da criaturi, ovunque esso sia.
Da qualche parte c'è una Petricchio per tutti. Petricchio è mare, montagna, lago, campagna. È Narnia, Rokovoko, Hogwarts. E il quartiere e il cortile in cui abbiamo disegnato i nostri momenti felici. Non importa dov'è. Importa che esista.


Fabienne Agliardi ha frequentato per tre anni i corsi di scrittura creativa di Raul Montanari e nel 2018 la Scuola Belleville. Dopo alcuni concorsi per racconti brevi (Premio Aurelia Josz 2017, finalista a Radio1 Plot Machine 2018, finalista al concorso 8x8 Oblique 2020, menzione d’onore Premio Straparola 2022), nel 2020 ha esordito con Buona la prima (Morellini Editore), che ha avuto ottimi riscontri di critica e di pubblico. Giornalista, laureata in Lingue con una tesi sulle parodie, ha collaborato per dieci anni con Mondadori ed è tra gli autori satirici di Prugna. È consulente in comunicazione e relazioni esterne.