Guido Sgardoli, Syberia

Una storia di sopravvivenza interiore

Nel giugno 1908 un giovane polacco amante della poesia, di nome Janis Potocki, fugge da un campo di lavoro siberiano. In Syberia (Edizioni San Paolo), Guido Sgardoli segue il suo protagonista in questa sua fuga nella taiga tra la fame e i pericoli rappresentati da lupi, orsi, e esseri umani ostili. Janis si nutre di insetti e degli animali che riesce a uccidere, incontra un altro detenuto minaccioso, poi un cacciatore di taglie, dei nomadi generosi e infine uno sciamano attraverso cui fa un’esperienza mistica e scopre la verità su di sé. Avventura, consapevolezza dei propri errori, riferimenti all’attualità si fondono in un romanzo avvincente e ricco di sorprese.

La poesia era il suo amore. L'unico, aveva creduto. Ma non era cosi. Ora amava la vita. Voleva vivere, salvarsi, tutti i costi. La poesia in un bosco della Siberia serviva a poco, soltanto a rilassare la mente e a godere di un’alba o di un tramonto suggestivi. Ma quando si trattava di fronteggiare la sete, la fame o un branco di lupi, la poesia era utile quanto la legna bagnata per accendere un fuoco.

Guido Sgardoli, viaggiatore appassionato, ha pubblicato tante storie fortunate. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti per il suo lavoro: il Premio Andersen – vinto più volte e in particolare, nel 2018, con il romanzo L’isola del muto, miglior libro oltre i 15 anni, edito dalle Edizioni San Paolo – e il Premio Bancarellino 2009. The Frozen Boy ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica vincendo il Premio Liber, miglior libro 2011, e il White Ravens 2012. Il suo ultimo romanzo si intitola Syberia (2023).