Francesco D'Adamo, Awa libera tutti

Illustrazioni di Lorenzo Sangiò

Awa, la protagonista di Awa libera tutti di Francesco D’Adamo (Il castoro), vive con altri bambini nel Villaggio delle libere menti. Approdano qui ragazzi che hanno subito traumi; la permanenza in questo luogo li rigenera. Una notte Awa sente nel sonno dei richiami disperati: al largo del villaggio ha attraccato una nave con a bordo bambini in difficoltà. Awa parte in loro soccorso insieme ai più fidati dei suoi amici; finiranno sulla nave e poi in una miniera di cobalto dove i bambini lavorano in condizione di schiavitù. D’Adamo costruisce una favola ecologista che vede un manipolo di ragazzini opporsi ai Predatori adulti che sfruttano le risorse del pianeta senza badare alle conseguenze delle loro azioni e al benessere di chi li circonda.        

Chi sono i Predatori? le chiese Milton. Lui non ne aveva mai sentito parlare. Awa sospirò. Sono i padroni del mondo, spiegò, o perlomeno credono di esserlo, e sembra che stiano facendo di tutto per distruggerlo. Dovunque arrivano, saccheggiano, deturpano, portano via tutto. Non c'è niente che sfugga alla loro avidità: la terra, l'aria, l'acqua, i mari, le foreste, gli uomini e gli animali. Tutto viene consumato, sporcato, sfruttato, la terra diventa arida, l'aria irrespirabile, l'acqua schifosa, le foreste bruciano, gli animani muiono e anche gli uomini...

Francesco D’Adamo è cresciuto a Cremona. Dopo il Liceo si è trasferito a Milano, per frequentare Letteratura all’Università. Ha fatto tanti lavori, poi è diventato insegnante, e dopo ancora, ha iniziato a scrivere romanzi di genere noir per adulti. Da qui è passato a scrivere per ragazzi. Il suo  La storia di Iqbal è diventato un best seller internazionale e anche un film animato.