Gian Arturo Ferrari, Storia confidenziale dell'editoria italiana

I libri come passione

A ventisette anni Gian Arturo Ferrari corona il suo sogno di lavorare in casa editrice. Si tratta della Est Mondadori che pubblica un dizionario biografico chiamato Scienziati e Tecnologi;  da sette anni sta cercando di entrare in editoria e alla fine della sua carriera ricoprirà  il ruolo di direttore generale dei libri Mondadori. Lo sguardo che Ferrari rivolge verso l’oggetto della sua storia è molto ravvicinato: leggendo Storia confidenziale dell’editoria italiana, pubblicato da Marsilio ci avviciniamo a figure come quelle di Arnoldo Mondadori e Angelo Rizzoli, nati entrambi poveri nel 1889 e passati entrambi per il lavoro di tipografo prima di diventare magnati dell’editoria; ma anche a quelle di Giulio Einaudi, Valentino Bompiani, Gian Giacomo Feltrinelli, Livio Garzanti, Roberto Calasso e molti altri. Per ognuno Ferrari ha una definizione calzante; scopriamo la storia di bestseller dalla vita editoriale travagliata come Il dottor Zivago, I versi satanici e Gomorra; seguiamo i complicati passaggi da una direzione editoriale all’altra; ci spostiamo negli Stati Uniti, dove più che pensare ad autori e collane si punta su singoli libri di successo e ricaviamo molte informazioni utili su come si costruisce una linea editoriale. 

L’editoriale è un contemplatore del prato senza confini in cui spuntano sempre nuovi fili d’erba, nuove piantine, se non nuovi funghi e nuovi fiori, e insieme un contadino, un giardiniere che si industria a coltivare quelli che gli sembrano più promettenti e a formare nuove aiuole, nuovi orticelli. 


Gian Arturo Ferrari ha perseguito per un certo tratto una doppia vita: da un lato l’insegnamento universitario, dall’altro l’apprendistato editoriale. Collaboratore di Paolo Boringhieri, editor della Saggistica Mondadori nel 1984, direttore dei Libri Rizzoli nel 1986, rientrato in Mondadori nel 1988, nel 1989 ha scelto infine l’editoria libraria come propria unica vita, e si è dimesso dall’università. Direttore dei Libri Mondadori nei primi anni Novanta, è stato dal 1997 al 2009 direttore generale della divisione Libri Mondadori. Dal 2010 al 2014 ha presieduto il Centro per il libro e la lettura, presso il ministero dei Beni e delle attività culturali. Dal 2015 al 2018 è stato vicepresidente di Mondadori Libri. È stato editorialista del Corriere della Sera ed è presidente del Collegio Ghislieri di Pavia. Oltre a Storia confidenziale dell’editoria italiana, è autore di Libro (Bollati Boringhieri 2014) e Ragazzo italiano (Feltrinelli 2020, finalista al premio Strega).