Gilda Terranova, Maggio a Palermo

Una storia per Francesca Morvillo

Morta a quarantasei anni nell’attentato di Capaci del 23 maggio 1992, Francesca Morvillo è spesso ricordata solo come la moglie di Giovanni Falcone. Nel libro Maggio a Palermo, Una storia per Francesca Morvillo (Einaudi ragazzi), Gilda Terranova ricostruisce il profilo biografico di questa donna eccezionale che a ventidue anni vince il concorso di magistratura e per sedici anni è magistrato della Procura del Tribunale per i minorenni di Palermo. Terranova immagina che Laura, una ragazza palermitana, incroci Morvillo nel bar in cui va a fare colazione e sia tentata di rivolgerle la parola. Negli anni in cui Laura passa dal liceo all’università a Palermo impazza la guerra di mafia. Sono innumerevoli le vittime innocenti uccise per strada fino a che non si arriva alla strage per eliminare il giudice Falcone, un evento così traumatico che ogni palermitano si ricorda dov’era quando è stato raggiunto dalla notizia. Le spoglie di Francesca Morvillo sono nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli, lontane da quelle di Giovanni Falcone, sepolto nella chiesa di San Domenico: Terranova si chiede se non sia giusto riunire nella morte i due coniugi così uniti in vita.

Fin dai primi incarichi lavorativi, Francesca Morvillo  mostrava una riservatezza esemplare, dote fondamentale  per un magistrato. Una donna di legge vecchio stampo. Nessun libro autobiografico, nessuna confidenza a un giornalista di fiducia, nessuna intervista televisiva sulla sua vita insieme al giudice piú amato e odiato d’Italia, nessun racconto pubblico delle complesse storie di vita dei ragazzi con cui aveva quotidianamente a che fare alla Procura del Tribunale per i minorenni di Palermo.


Gilda Terranova è nata a Palermo nel 1969, città dove vive e lavora. È insegnante di Lettere nella scuola secondaria di primo grado e fa parte della redazione di Cooperazione Educativa.