Fabian Negrin, L'indovinello della tigre

Il gregge credulone

Nascoste dentro una miniera le pecore sarebbero al riparo dalla tigre, ma una a una cedono alle sue lusinghe, ed escono finendo sbranate vive. Lei le chiama amiche mie, piange di fronte all’accusa di essere un animale feroce, si mostra pentita di aver divorato le prime a fidarsi di lei, propone un indovinello e sbrana sia chi non lo indovina, sia chi lo indovina, la butta persino sul romantico… Una volta sazia però va anche lei incontro al suo destino. In L’indovinello della tigre (edizioni Corsare) Fabian Negrin mette alla berlina la credulità delle masse nei confronti dei potenti, la voglia di cedere alle loro lusinghe e di affidarsi a chi le blandisce. Una voglia così potente da spingere alla catastrofe.   

I bellissimi occhi della tigre fissavano l’entrata della miniera di carbone dove si era nascosto il branco di pecore. - Uscite di lì, amiche mie. 

Fabian Negrin, nato nel 1963 in Argentina, si è laureato in graphic design in Messico e dal 1989 vive e lavora in Italia. Ha scritto e illustrato molti libri per case editrici come Donzelli, Seuil, Giunti, Salani, Orecchio acerbo, Creative Company, Bloomsbury, Knopf, Mondadori, Rouergue. Nel 2009 ha vinto la BIB Plaque a Bratislava e nel 2010 il Bologna Ragazzi Award Non-Fiction.