Laura Pugno, Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea

Il racconto che la poesia italiana fa di sé

In che direzione va la poesia italiana contemporanea? Quali sono le sue tendenze principali? Come si percepiscono i poeti? Per rispondere a queste e ad altre domande intorno all’attività poetica che si svolge nel nostro Paese, Laura Pugno ha mobilitato un gruppo di studiosi (critici letterari, antropologi, statistici, bibliografi) e ha definito sette categorie (Affettività, Assertività, Conoscenza, Io, Mondo, Performance e Sperimentazione) attraverso cui arrivare a definire una mappa. Avventura, gioco, esperimento, la mappa non esprime una valutazione, una norma, ma come fanno tutte le buone mappe aiuta ad orientarsi in un campo vasto e poco esplorato. Sono 99 i poeti mappati e la loro età varia dai 30 ai 60 anni: definita da Gianluigi Simonetti “un’affollata foto di famiglia” la mappa restituisce un’idea di poesia molto articolata. Un progetto in fieri che continua sul sito www.mappadellapoesia.it

Il fine è stato aprire la poesia italiana a qualcosa di nuovo, a nuove percezioni e consapevolezze di sé. Per i poeti stessi, i lettori, gli specialisti, e anche, perché no, gli studenti e le scuole. Nella convinzione che la poesia possa tutto e che con la poesia si possa fare di tutto, che sia il luogo del più forte potere della lingua, che non abbia nessuna paura dell’immagine.


Laura Pugno (Roma, 1970) è poeta e scrittrice. Collabora con L’Espresso e Le parole e le cose ed è tra i curatori della collana di poesia I domani dell’editore Aragno. Dal 2015 al 2020 ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid. Tra i suoi ultimi libri: i romanzi La ragazza selvaggia (Marsilio, 2016; premio Campiello Selezione), Sirene (Einaudi, 2007; Marsilio, 2017) e La metà di bosco (Marsilio, 2018), il saggio In territorio selvaggio (nottetempo, 2018), l’Oracolo manuale per poete e poeti (Sonzogno, 2020; con Giulio Mozzi) e le raccolte di poesie L’alea (Giulio Perrone, 2019) e Noi (Amos, 2020; premio internazionale Franco Fortini).