Giorgio Ficara, Classici in cammino

Caro Virgilio come stai

Sulla definizione di classico ci si è arrovellati per anni senza arrivare a una formula univoca. Classici in cammino di Giorgio Ficara, una raccolta di saggi su diversi scrittori pubblicata da Marsilio, punta sull’importanza e sulla piacevolezza della consuetudine con i classici. Francesco Petrarca li chiama amici segreti e di passaggio a Mantova, vede il Mincio, si ricorda di Virgilio e gli scrive una lettera che comincia così: Caro Virgilio, come stai? E Boccaccio non gli è da meno: il suo Dante è un uomo in carne ed ossa che sprizza simpatia, non un modello inarrivabile. Dai propri maestri, uno, Giovanni Getto, conosciuto e frequentato e un altro, Mario Praz, scoperto attraverso i testi, Ficara ha derivato due insegnamenti fondamentali: l’importanza della tensione spirituale tra il classico e chi lo studia e l’idea che la critica letteraria sia fatta della stessa materia del suo oggetto, la letteratura, e prevede la stessa creatività. L’attuale panorama editoriale affollato di proposte narrative di dubbio valore (Ficara li chiama "manufatti") è dovuto anche all’abbandono dei classici, trattati alla stregua di ferri arrugginiti invece che di strumenti indispensabili. Un falegname non costruirebbe un tavolo senza sapere come si fa e senza conoscere i suoi materiali: gli aspiranti scrittori non possono prescindere dalla tradizione che li ha preceduti, solo rifacendosi al essa possono essere nuovi.

La letteratura è innanzitutto esattezza, accesso a una forma compiuta in cui le nostre passioni, idee, sentimenti sono in perfetto equilibrio; esperienza cruciale della lingua che ci rende al tempo stesso “innamorati della vita” e critici della vita; armatura di “frasi ben calibrate” che aumenta il nostro discernimento, cioè, in definitiva, la nostra pietà.


Giorgio Ficara, scrittore e saggista, è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Torino. Ha insegnato negli Stati Uniti a UCLA, a Stanford e alla Columbia University. Tra i suoi libri: Solitudini (Garzanti 1993), Il punto di vista della natura. Saggio su Leopardi (il melangolo 1996), Casanova e la malinconia (Einaudi 1999), Stile Novecento (Marsilio 20192), Riviera (Einaudi 2010), Montale sentimentale (Marsilio 2020), Lettere non italiane  (Bompiani 2016), Vite libertine  (La nave di Teseo 2021). Ha vinto nel 2011 il Premio per la Saggistica dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Collabora al Sole 24 Ore.