Il Dottor Jekyll e Mister Hyde secondo Fruttero e Lucentini

Stevenson e il romanzo su commissione

Il romanzo di Stevenson Lo strano caso del Dottor Jekyll e di Mister Hyde è la dimostrazione che un capolavoro può essere scritto su commissione e in un solo mese. Questo è il parere di Fruttero e Lucentini, scrittori torinesi, autori tra l'altro del fortunato giallo su commissione La donna della domenica. I due analizzano l'opera dello scrittore scozzese usando i criteri canonici del poliziesco, per esempio: il mistero della camera chiusa, che Stevenson rovescia, perché anziché far scomparire l`assassino fa scomparire la vittima, evocando la tematica del "doppio" cara, da Dostoevskij a Wilde, da Stevenson, appunto, a gran parte della letteratura dell`Ottocento. L'incipit del romanzo:

L'avvocato Utterson era un uomo dall'espressione austera che non si illuminava mai di un sorriso; freddo parsimonioso e imbarazzato nel parlare; restio a manifestare sentimenti; magro lungo opaco e mesto eppure in qualche modo amabile. Alle riunioni fra amici e quando il vino era di suo gusto qualcosa di sinceramente umano si irradiava dal suo sguardo; qualcosa a dire il vero che non riusciva mai a tradursi in parole ma che si comunicava non solo grazie a quei muti simboli del volto del dopo pranzo bensì più spesso ancora e più vivacemente attraverso le azioni della sua vita. Severo con sé stesso egli beveva gin quand'era solo per mortificare una predilezione per i buoni vini; e erano vent'anni che pur amandolo non varcava la soglia di un teatro. Ben conosciuta era comunque l'indulgenza che mostrava nei confronti del prossimo e stupendosi a volte quasi con invidia dell'intensità con cui certi animi risentivano l'impulso a compiere malefatte egli era in ogni momento propenso a dare aiuto più che biasimo. "Io tendo all'eresia di Caino"era solito dire argutamente; "lascio che mio fratello se ne vada al diavolo come più gli garba". Un atteggiamento il suo che non di rado gli dava il privilegio di essere l'ultimo stimato conoscente nonché l'ultimo a esercitare un buon influsso nella vita di persone alla deriva. E verso tipi simili finché tornavano a bussare alla sua porta si comportava senza mai un'ombra di cambiamento.

Fruttero e Lucentini hanno diretto per lungo tempo Urania, la storica collana di Mondadori dedicata alla fantascienza. Sono stati editori, curatori, traduttori e scopritori di talenti, osservatori “micidiali” e liberi, come afferma Michele Serra, della nostra società in anni di profondi mutamenti con particolare attenzione alla città di Torino, protagonista implicita dei loro più noti lavori. Tra le opere più importanti di questo sodalizio letterario, si ricordano: La donna della domenica (1972); A che punto è la notte (1979); Il palio delle contrade morte (1983); L’amante senza fissa dimora (1986); Enigma in luogo di mare (1991); Il ritorno del cretino (1992)