Herman Hesse e il Siddharta

L'omaggio di Alessandro Baricco e Gianni Vattimo

Alessandro Baricco e Gianni Vattimo omaggiano la figura di Hermann Hesse, scrittore, poeta e pittore tedesco (ma naturalizzato svizzero), vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1946. Siddharta (pubblicato nel 1922), uno dei suoi romanzi più famosi, è uno spunto per discutere sul ruolo che letteratura e filosofia hanno nella ricerca del senso della vita. Il filmato è tratto dalla trasmissione Pickwick del 1994.

Non è solo un romanzo ma un libro di vita che come altri ci suggeriscono un'attesa: ci si aspetta che i libri ci aiutino a vivere. Molti comprano i libri aspettandosi di trovarvi il senso della vita.

Gianni Vattimo, in questo video, spiega il complesso rapporto fra lettori e letteratura edificante:

Diffiderei dai romanzi che vogliono darci indicazioni di vita mentre mi affiderei alla letteratura secondaria: dai romanza alla poesia. Queste forme espressive veicolano il senso della vita in quanto costruzione interpretativa.


Herman Hesse (Calw, 1877 - Montagnola, 1962) è stato un importante scrittore, poeta e pittore tedesco, naturalizzato svizzero. Dall’età di 12 anni vuole essere poeta e nel 1899 pubblica la prima raccolta di versi. Il romanzo d’esordio, Peter Camenzind del 1904, è un successo ed Hesse comincia a vivere del suo lavoro di scrittore. Siddharta, pubblicato nel 1922, diventa oggetto di culto negli anni ’60 e ’70, e favorisce la riscoperta di altre opere come Il lupo della steppa del 1927, Narciso e Boccadoro del 1930; Il gioco delle perle di vetro del 1943. Nel 1946 viene insignito del Premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: “Per la sua forte ispirazione letteraria, coraggiosa e penetrante, esempio classico di ideali filantropici ed alta qualità di stile”.